Il 31 Gennaio 2012 tutte le Province italiane saranno impegnate in Consigli Provinciali aperti per ribadire il netto dissenso ad una Italia senza le Province.
La giornata di mobilitazione vuole fare comprendere alle comunità non solo il valore esclusivamente demagogico e propagandistico della campagna contro le Province, quanto anche cosa accadrebbe all’Italia, ai cittadini, una volta cancellate le Province.
Un momento di riflessione e dibattito, ma soprattutto un’occasione per dare sostanza e concretezza all’operazione verità che l’Upi sta portando avanti attraverso Dossier e studi, come quello elaborato dalla Bocconi, sui reali costi delle Province, sui servizi resi ai cittadini, sull’utilità e il valore di questa istituzione e sulle falsità rispetto agli inesistenti risparmi che si avrebbero dalla loro abolizione.
Comunicato stampa Provincia di Arezzo
I CONSIGLI PROVINCIALI DI TUTTA ITALIA RIUNITI IL 31 GENNAIO
Le sedute, in forma aperta ai cittadini, vogliono rappresentare un’operazione verità rispetto alla questione dell’abolizione delle Province
24 gennaio 2012 – L’Italia senza Province avrà meno garanzie, meno opportunità, meno identità e meno vicinanza. E’ questo lo slogan con il quale sono stati convocati i consigli provinciali di tutta Italia per una seduta straordinaria in forma aperta ai cittadini, in programma martedì 31 gennaio alle 9.30. Alla seduta in programma nella Sala dei Grandi del palazzo della Provincia di Arezzo sono stati invitati i Parlamentari aretini, i Consiglieri regionali, i Sindaci, gli ex Presidenti della Provincia, i rappresentanti delle forze economiche e sociali, le associazioni di volontariato e dei consumatori e la RSU della Provincia. L’obiettivo è quello di far comprendere il più possibile alle comunità locali il grave danno che si produrrebbe con l’attuazione delle norme previste dalla manovra economica del Governo Monti, che di fatto svuotano le Province delle loro funzioni, fino a portarle ad una chiusura definitiva. Tutto questo, tra l’altro, senza alcun tipo di risparmio economico per le casse dello Stato, ma con un blocco dello sviluppo economico dei territori conseguente allo stop di tutti gli investimenti in atto delle Province. L’occasione del 31 gennaio vuole quindi essere un’operazione verità per informare i cittadini di quanto avverrà da qui ai prossimi anni. “L’entrata in vigore della legge – scrivono nella lettera di invito inviata a enti e associazioni il Presidente della Provincia Roberto Vasai e quello del consiglio provinciale Giuseppe Alpini – ci impedisce di attuare il piano triennale di investimenti che avrebbe consentito di realizzare scuole, strade ed opere di difesa del suolo per 85 milioni di euro. Al momento, tra l’altro, nessuno sa dire che fine faranno queste opere e chi le realizzerà”, concludono Alpini e Vasai.