foto dell’incidente di ieri (fonte Arezzonotizie.it) |
Ieri sabato 26 novembre è stato una giornata nera per il Servizio Viabilità della Provincia di Arezzo
27 novembre 2011 – Tre dei nostri ragazzi, cantonieri esperti, sono stati coinvolti in un bruttissimo incidente mentre stavano facendo il loro lavoro, come ogni giorno, sulle nostre strade. Tra Il Matto e Sant’Andrea, all’altezza del bivio di Fontiano stavano sistemando il guard rail a bordo carreggiata dopo che la notte precedente (venerdì notte), intorno alle 4,15, si era verificato un altro incidente, uno scontro frontale tra due auto con tre feriti. Come sempre erano intervenuti in pronto intervento in prima mattinata per ripristinare, dopo poche ore, con un cantiere stradale regolarmente allestito, le condizioni di sicurezza in quel tratto di strada. Un’attività silenziosa ma insostituibile la loro come quella di tutti gli altri colleghi in ognuno dei 1300 km di strade che la Provincia gestisce. Questa notizia ha aperto ieri tutti i TG locali e riempie oggi le prime pagine di tutti i quotidiani locali, sia della carta stampata che online.
Due dei nostri ragazzi non hanno riportato conseguenze significative nell’incidente ed uno di questi, che era stato portato al San Donato di Arezzo, è stato dimesso nel pomeriggio di ieri. Cristiano Viviani invece è stato trasportato con l’elicottero Pegaso all’ospedale Le Scotte di Siena. Nel tardo pomeriggio l’ho raggiunto ed ho avuto la possibilità di vederlo e di stare a lungo con la moglie Valentina, la madre, ed i familiari. Non è in pericolo di vita ma sono in corso ancora molti accertamenti. Cristiano è un omone alto e forte, ha la pelle dura e ce la farà. A lui egli altri ragazzi va la vicinanza e la solidarietà del Presidente Vasai, mia e di tutta l’amministrazione.
Tuttavia sono ancora veramente arrabbiato per questa vicenda.
Alcuni, sulla stampa di oggi parlano, come al solito di strade maledette, con il solito ritornello. Non voglio entrare nel merito della dinamica dell’incidente di cui si occupa la Policia Mucipale di Arezzo. Vorrei però sottolineare un aspetto che ho evidenziato in una recente conferenza stampa nella quale abbiamo presentato i dati sull’Incidentalità in provincia di Arezzo. Le varianti e gli interventi stutturali e di messa in sicurezza delle strade servono sicuramente tanto, tuttavia le principali cause dell’incidentalità, rimangono, in ogni caso, la distrazione e l’alta velocità, due comportamenti umani soggettivi, due comportamenti che con alta probabilità hanno causato anche l’incidente di ieri nel quale sono rimasti coinvolti i nostri cantonieri. Allora parliamo pure di strade maledette e facciamo i titoloni sui giornali ma per favore non facciamo finta che non esista il problema di stimolare i nostri concittadini a comportamenti più attenti e virtuosi quando sono alla guida, al rispetto della legge e del codice della strada, qualcuno scelga pure la scorciatoia. Io preferisco invece continuare a lavorare, oltre che sulle varianti e sugli interventi strutturali, all’idea della implementazione di una filiera della sicurezza stradale nella quale un punto fondamentale lo svolga la formazione e l’educazione civica stradale dei nostri ragazzi soprattutto nell’età in cui si prende il patentino e la patente. Lo stiamo facendo insieme alla Prefettuta, al Provveditorato, alla ASL, a Strasicura, agli operatori di strada con il Progetto Happy Night, e non penso che sia una caso se nella fascia d’età tra i 14 ed i 19 anni la nostra provincia ha un tasso d’incidentalità sensibilmente al di sotto della media regionale e nazionale. E questo indipendentemente dalle varianti, questo indipendentemente dalle strade maledette o non.