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L’Assessore provinciale Francesco Ruscelli illustra i numeri con gli effetti dei tagli del Governo: “problemi non solo per gli investimenti, ma anche per la manutenzione degli edifici”
Arezzo . 24-06-2011
E’ un vero e proprio grido d’allarme quello lanciato dall’Assessore provinciale Francesco Ruscelli sull’edilizia scolastica. L’Assessore Ruscelli, nella conferenza stampa convocata sull’argomento, ha fatto parlare soprattutto i numeri, che sono davvero eloquenti: “sugli investimenti abbiamo avuto tagli ripetuti e continui che hanno fatto diminuire, insieme agli effetti del patto di stabilità, la nostra capacità di spesa del 40% nel solo anno 2010, con un ulteriore calo anche nel bilancio di quest’anno – ha spiegato. Ancor più drammatica è la situazione in materia di manutenzione ordinaria e straordinaria, per la quale passiamo da una spesa di 76 euro a studente degli anni 2004-2009, che ci poneva in situazione di eccellenza rispetto al quadro nazionale, agli 11 euro attuali, con i quali siamo davvero in difficoltà a dare risposte alle necessità quotidiane dei nostri 75 edifici scolastici”. Nel mirino dell’Assessore provinciale c’è il Governo nazionale, che negli ultimi anni non ha mai rifinanziato la legge 23/1996 lasciando quindi gli enti locali nella condizione di provvedere da soli agli investimenti.
“Noi di sicuro lo abbiamo fatto, dimostrando che per la nostra amministrazione l’edilizia scolastica è stata, è e sarà una priorità non a parole ma con i fatti – prosegue Ruscelli. Oggi però gli enti locali non sono messi nella condizione di operare investimenti neanche con risorse proprie, e questo nonostante il fatto che lo scorso anno ci sia stata una mobilitazione di tutte le province con la convocazione di consigli provinciali aperti nei quali avevamo chiesto, in modo unanime, l’esclusione dal patto di stabilità degli interventi sulle scuole. Il Governo, però, non ha dato ascolto alla voce delle istituzioni e solo adesso, dopo le parole di Bossi a Pontida, sembra che ci sia la disponibilità, per il momento solo a parole, a rivedere il patto di stabilità. Inoltre voglio anche sottolineare che gli unici finanziamenti arrivati alle scuole del nostro territorio, tramite i fondi Cipe, sono stati assegnati dal Ministero senza alcuna relazione con i territori, applicando il massimo del centralismo e alla faccia del federalismo”. Quella dell’Assessore Ruscelli è quindi una vera e propria operazione-verità: “in questi mesi sono andato nelle scuole occupate a confrontarmi con gli studenti in assemblea e devo dire che, di fronte ai dati che ho appena enunciato, hanno immediatamente capito dove sta il problema. Faccio appello alla responsabilità collettiva perché non è possibile che il tema dell’edilizia scolastica non abbia un ruolo centrale nell’attività di governo a tutti i livelli, visto che i nostri ragazzi ed i nostri giovani passano nelle scuole e nelle università gran parte del loro tempo e hanno il diritto ad avere sedi non solo sicure ma anche adeguate e moderne. Nonostante il quadro che ho appena descritto, voglio comunque riconfermare che faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità in materia di investimenti, e cito ad esempio la nuova sede del liceo musicale di Arezzo che stiamo realizzando, e che le risorse necessarie per la manutenzione, in un modo o nell’altro, le troveremo, utilizzando tutti gli strumenti che la legge ci mette a disposizione”, ha concluso l’Assessore Francesco Ruscelli.
E’ un vero e proprio grido d’allarme quello lanciato dall’Assessore provinciale Francesco Ruscelli sull’edilizia scolastica. L’Assessore Ruscelli, nella conferenza stampa convocata sull’argomento, ha fatto parlare soprattutto i numeri, che sono davvero eloquenti: “sugli investimenti abbiamo avuto tagli ripetuti e continui che hanno fatto diminuire, insieme agli effetti del patto di stabilità, la nostra capacità di spesa del 40% nel solo anno 2010, con un ulteriore calo anche nel bilancio di quest’anno – ha spiegato. Ancor più drammatica è la situazione in materia di manutenzione ordinaria e straordinaria, per la quale passiamo da una spesa di 76 euro a studente degli anni 2004-2009, che ci poneva in situazione di eccellenza rispetto al quadro nazionale, agli 11 euro attuali, con i quali siamo davvero in difficoltà a dare risposte alle necessità quotidiane dei nostri 75 edifici scolastici”. Nel mirino dell’Assessore provinciale c’è il Governo nazionale, che negli ultimi anni non ha mai rifinanziato la legge 23/1996 lasciando quindi gli enti locali nella condizione di provvedere da soli agli investimenti.
“Noi di sicuro lo abbiamo fatto, dimostrando che per la nostra amministrazione l’edilizia scolastica è stata, è e sarà una priorità non a parole ma con i fatti – prosegue Ruscelli. Oggi però gli enti locali non sono messi nella condizione di operare investimenti neanche con risorse proprie, e questo nonostante il fatto che lo scorso anno ci sia stata una mobilitazione di tutte le province con la convocazione di consigli provinciali aperti nei quali avevamo chiesto, in modo unanime, l’esclusione dal patto di stabilità degli interventi sulle scuole. Il Governo, però, non ha dato ascolto alla voce delle istituzioni e solo adesso, dopo le parole di Bossi a Pontida, sembra che ci sia la disponibilità, per il momento solo a parole, a rivedere il patto di stabilità. Inoltre voglio anche sottolineare che gli unici finanziamenti arrivati alle scuole del nostro territorio, tramite i fondi Cipe, sono stati assegnati dal Ministero senza alcuna relazione con i territori, applicando il massimo del centralismo e alla faccia del federalismo”. Quella dell’Assessore Ruscelli è quindi una vera e propria operazione-verità: “in questi mesi sono andato nelle scuole occupate a confrontarmi con gli studenti in assemblea e devo dire che, di fronte ai dati che ho appena enunciato, hanno immediatamente capito dove sta il problema. Faccio appello alla responsabilità collettiva perché non è possibile che il tema dell’edilizia scolastica non abbia un ruolo centrale nell’attività di governo a tutti i livelli, visto che i nostri ragazzi ed i nostri giovani passano nelle scuole e nelle università gran parte del loro tempo e hanno il diritto ad avere sedi non solo sicure ma anche adeguate e moderne. Nonostante il quadro che ho appena descritto, voglio comunque riconfermare che faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità in materia di investimenti, e cito ad esempio la nuova sede del liceo musicale di Arezzo che stiamo realizzando, e che le risorse necessarie per la manutenzione, in un modo o nell’altro, le troveremo, utilizzando tutti gli strumenti che la legge ci mette a disposizione”, ha concluso l’Assessore Francesco Ruscelli.