Nell’ultima settimana mi è stato chiesto da tante democratiche e democratici di Cavriglia di mettermi a disposizione in maniera più diretta per la mia comunità assumendomi l’impegno di diventare il nuovo segretario comunale del PD di Cavriglia.
All’inizio ho avuto qualche perplessità per l’intensità degli impegni amministrativi e politici che mi vendono coinvolto in questo periodo della mia vita, ma alla fine con spirito di servizio per il mio partito e la mia gente ho deciso di accettare.
Fondamentali per la mia scelta sono state le parole di Antonio Camici grazie al quale ho iniziato, ormai qualche anno, fa il mio impegno politico oltre dei tanti compagni di partito che hanno individuato in me la figura che ritengono adatta per gestire in modo unitario una fase politica piuttosto delicata come quella che stiamo vivendo in questo preciso momento storico ad ogni livello territoriale.
Considero un onore questo incarico e mi impegnerò al massimo cercando con umiltà ed impegno e (spero) con la collaborazione di tutti di riuscire a scrivere tante nuove pagine di buona politica per la nostra comunità.
Francesco
Qui di seguito le linee guida che propongo per il Congresso comunale ai 7 Congressi di Circolo del PD di Cavriglia
Radici solide per costruire il futuro
Documento programmatico collegato alla candidatura a Segretario Comunale del PD di Cavriglia di Francesco Ruscelli
Ritrovare lo spirito originario del PD
Il Partito Democratico è nato per cambiare l’Italia e per rinnovare gli italiani.
Quando nel 2007 con le primarie fondative il PD è stato fondato, portava con sé un messaggio di speranza, di modernità, di cambiamento, di innovazione. C’era in quel periodo la convinzione nelle tante persone che affollavano le nostre riunioni e soprattutto nei tanti giovani che per la prima volta si avvicinavano alla politica che questa nuova forza riformista, non ideologizzata ma ben ancorata ai valori fondanti della nostra costituzione e ai principi di uguaglianza, libertà, solidarietà, avrebbe sfidato l’Italia conservatrice riuscendo a unire le culture riformiste e progressiste di questo paese e a dare all’Italia un governo solido e innovatore.
L’inizio della nostra storia non è stato, però, semplice perché le tante aspettative dei milioni di ‘fondatori’ e poi degli iscritti e militanti, dei nostri elettori e dei nostri simpatizzanti non sono state in larga parte raccolte da una classe dirigente nazionale che è apparsa fin dall’inizio più impegnata in logiche di divisione in correnti piuttosto che concentrata sul nostro ‘bene comune’, il Partito nuovo che iniziava a radicarsi, crescendo nei territori.
Siamo consapevoli dell’impegno di responsabilità assunto dal PD nel sostenere l’attuale governo presieduto da Enrico Letta per riuscire a superare la crisi nella fase di grave difficoltà che sta attraversando il paese ma non possiamo pensare che l’esperienza di una maggioranza di larghe intese con il PDL possa essere la nostra prospettiva politica di lungo e medio periodo in quanto la disomogeneità politica di questa compagine è ben evidenziata – oltre che da aspetti ideali e culturali – dalle forti differenze sul piano ideale e programmatico che puntualmente emergono in tutte le materie su cui il governo ed il parlamento si trovano a confrontarsi oltre che nel senso di smarrimento che possiamo riscontrare nella gran parte del nostro elettorato. A tal proposito non appare più rimandabile oltre ad una moderna riforma del modello istituzionale del paese che consenta maggiore semplicità nelle decisioni anche la riforma della legge elettorale che consenta di superare il ‘porcellum’ e di avere una maggioranza certa ad ogni appuntamento elettorale così come accade per l’elezione dei livelli istituzionali locali del nostro paese.
Questa fase congressuale 2013 dovrà, quindi, innanzitutto servire a consentire al PD a livello nazionale di riconnettersi con gli Italiani attraverso la scelta di una nuova classe dirigente che dovrà comportarsi – al di là di chi prevarrà al congresso – in maniera più leale e coesa di quanto sia accaduto negli scorsi 6 anni.
In questo ultimo anno all’interno del PD abbiamo assistito ad una eccessiva personalizzazione della politica a scapito dei contenuti e delle idee. Questo è stato un limite sia nella fase della scelta del candidato premier, avvenuta con le primarie 2012, sia della campagna elettorale, sia negli eventi che si sono succeduti dopo le elezioni e che hanno portato alla nascita del governo Letta.
Per troppo tempo il nostro partito è sembrato impegnato più in una asfittica discussione sul CHI deve guidare una determinata fase politica piuttosto che sul COSA dobbiamo fare e soprattutto sul COME dobbiamo farlo.
Questo congresso, oltre che consegnarci una nuova ed autorevole leadership per il Partito Democratico dovrà concentrarsi proprio sulle idee e sulle proposte politiche, consentendoci di ridisegnare il profilo del nostro partito in maniera più affine allo ‘spirito del Lingotto’ e approfondendo gli argomenti su cui concentrerà la propria azione politica partendo dal lavoro, dai giovani e dalla scuola, passando per gli interventi mirati a far ripartire l’economia, che consentano di uscire dalla crisi atroce che per la prima volta dal dopoguerra vede oltre il 40 per cento dei giovani italiani senza lavoro. A tal proposito si rimanda alla piattaforma politica presentata da Massimiliano Dindalini che si candida in maniera unitaria alla Segreteria Provinciale del PD di Arezzo.
Questo congresso rappresenta, inoltre, un’occasione fondamentale per far sentire più forte la voce, le aspettative ma anche le potenzialità dei territori e soprattutto del nostro territorio, Cavriglia.
In questi anni Cavriglia è stato un punto di riferimento amministrativo e politico per il Valdarno e per la Provincia e questo ruolo deve continuare ed anzi deve consolidarsi anche per il futuro.
Le riflessioni che seguono rappresentano un documento aperto che dovrà essere implementato, arricchito, integrato attraverso l’attività politica dei prossimi anni e l’impegno personale di tutti noi. Esso si concentra sulle caratteristiche dell’attività politico amministrativa comunale e sul ruolo e sulla funzione che il PD dovrà avere nel nostro Comune per far fronte alle sfide politiche che ci attendono.
L’impegno del PD Cavriglia nel sostegno e nello stimolo all’azione politico amministrativa
L’impegno politico del Partito Democratico di Cavriglia si è concentrato in questi anni nel sostenere e promuovere lealmente e convintamente l’azione politico amministrativa dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Ivano Ferri e dalla sua giunta, espressione di una coalizione di centro sinistra che nell’arco del ciclo amministrativo, che si concluderà la prossima primavera, ha dato prova di autorevole capacità amministrativa conseguendo risultati molto importanti e ponendo al contempo le condizioni per il conseguimento di ulteriori obiettivi nel prossimo futuro.
Nonostante il contesto istituzionale ed economico nel quale l’attività della giunta si è sviluppata sia stato negli ultimi cinque anni molto complesso e caratterizzato da una profonda incertezza politica a livello nazionale sia per quanto riguarda gli assetti istituzionali sia per quanto riguarda le risorse finanziarie disponibili, l’amministrazione di Cavriglia è riuscita, – nonostante gli innumerevoli tagli di risorse da parte dello Stato centrale nei confronti degli enti locali – a portare avanti sia da un punto di vista progettuale che realizzativo, importanti investimenti infrastrutturali che sono destinati a cambiare permanentemente, migliorandolo in profondità, il volto del nostro comune, riuscendo al contempo a mantenere estremamente elevati gli standard dei servizi sociali al cittadino in un momento storico nel quale la spesa in politica sociale a livello locale rappresenta un tassello insostituibile del nostro sistema di welfare.
Sul fronte degli investimenti infrastrutturali la grande sfida di questi anni è stata quella relativa al recupero dell’ex area mineraria, un obiettivo sul quale le varie amministrazioni di centro sinistra che si sono susseguite nel nostro comune negli ultimi vent’anni hanno lavorato con continuità a partire dalla fine dell’escavazione della lignite nel 1994 attraverso numerosi passaggi ed atti politico amministrativi che nel corso degli anni hanno visto il coinvolgimento di tutti i livelli istituzionali del paese (Governo nazionale, Regione Toscana, Provincia di Arezzo …) e che nei prossimi anni vedrà la sua conclusione attraverso l’esecuzione delle numerose opere di ripristino ambientale che saranno realizzate dall’Enel nella zona mineraria che occupa circa un quarto del territorio del nostro comune e quelle collegate alle ingenti risorse economiche che arriveranno al nostro territorio in relazione alla convenzione che prevede la messa a dimora, una volta adeguatamente controllate, delle terre di scavo dell’alta velocità della TAV nella ex zona mineraria.
Alla realizzazione del primo lotto della nuova SP 14 delle Miniere, inaugurata a fine 2011, seguirà la realizzazione del secondo lotto che prevederà il collegamento attraverso una moderna galleria alla SR 69 bypassando il nodo del Porcellino e consentendo ulteriori politiche di sviluppo della zona industriale di Bomba senza comportare nessun aumento di traffico pesante all’interno dei centri abitati di Santa Barbara, San Cipriano e Cetinale. Grazie inoltre agli interventi di realizzazione della nuova viabilità regionale sulla SR 69 attualmente in corso sarà nel giro di poco tempo possibile un collegamento notevolmente più veloce per dalla zona industriale di Bomba all’autostrada A1.
Proprio sulla zona industriale di Bomba che ha delle potenzialità di sviluppo imponenti, dovremo, nei prossimi anni concentrare ulteriore impegno proseguire nel lavoro di creazione di infrastrutture di servizio al mondo dell’impresa e del lavoro che oggi è fornito da quell’avanzata struttura di formazione che è l’Incubatore d’impresa.
Sul piano infrastrutturale l’altro settore che è in continua evoluzione è quello legato alla mobilità sostenibile. Numerose sono, infatti, le piste ciclabili che sono state inaugurate in questi anni e altre decine e decine di kilometri sono già state progettate e finanziate e saranno realizzate nei prossimi anni per consentire ai cittadini del nostro comune di recarsi nel fondovalle o di muoversi all’interno del nostro comune utilizzando mezzi di locomozione diversi dalle auto ed ecocompatibili come le bici.
Questa attenzione allo sviluppo del territorio comunale è stato portato avanti in termini di ‘sostenibilità’ con l’ambiente attraverso concrete azioni di tutela e valorizzazione del nostro patrimonio paesaggistico e ambientale. Oltre all’obiettivo del recupero dell’ex area mineraria dobbiamo ricordare l’avviato recupero del vecchio borgo di Castelnuovo dei Sabbioni con la realizzazione del museo delle miniere ‘Mine’, il recupero del Forte di Montedomenici, nonché la valorizzazione e tutela del Sic monti del Chianti.
Accanto a tali opere di valorizzazione e tutela del paesaggio dobbiamo evidenziare l’attenzione posta dall’amministrazione comunale agli interventi di utilizzo di fonti energetiche rinnovabili come il sole. A tal proposito, significativi appaiono gli interventi di efficientamento energetico realizzati nelle scuole comunali e negli altri edifici pubblici che hanno consentito alle nostre scuole di essere autosufficienti da un punto di vista energetico oltre che in ottime condizioni per quanto riguarda gli interventi di manutenzione. L’impegno per la valorizzazione delle energie rinnovabili, però, ha guardato anche molto oltre. Nel nostro comune, infatti, è stato realizzato il parco fotovoltaico di Tegolaia, il più grande della Toscana, che produrrà circa 20 MW di energia attraverso il sole e presso la zona industriale di Bomba sorgerà una modernissima centrale a biomasse che consentirà l’approvvigionamento di acqua calda alle attività presenti e che si insedieranno nella zona, consentendo una significativa riduzione dei costi.
Sempre in tema ambientale un grande impegno in questi anni è stato profuso nel tema della gestione e smaltimento dei rifiuti non solo attraverso numerose attività di educazione e formazione ambientale fatte nelle scuole comunali, ma anche sul fronte dell’aumento della raccolta differenziata (oggi intorno alla 43% con meno di 500 kg di rifiuti prodotti per abitante) ed infine su quello del recupero e della bonifica delle ex discariche.
Cavriglia, infatti, ha fornito il suo pesante contributo per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti in Valdarno attraverso le vecchie discariche di Tegolaia e Forestello. Oggi nel mentre siamo impegnati nella progettazione degli interventi di bonifica e nella ricerca delle risorse necessarie per realizzare tali interventi dobbiamo con forza riaffermare che nel territorio del nostro comune, come in zone geograficamente limitrofi, non potranno mai sorgere nuove discariche.
Sul fronte della promozione del nostro territorio, dobbiamo proseguire sulla strada della valorizzazione delle nostre produzioni agricole tipiche (vino e d’olio) e della nostra capacità d’accoglienza turistico ricettiva. Il nostro comune è venuto sempre più configurandosi come un territorio turisticamente interessante e nei prossimi anni dovremo lavorare ancora di più sul marketing territoriale attraverso la creazione di ulteriori interventi di rete che consentano di implementare a livello locale, nazionale e internazionale il brand ‘Cavriglia’.
Per fare questo dovremo avere un comune nel quale il ‘digital divide’ sia completamente superato consentendo non solo a tutti i cittadini residenti in qualsiasi parte del territorio comunale ma anche a qualsiasi studente, lavoratore, commerciante, libero professionista o imprenditore di poter sfruttare pienamente le potenzialità che la rete mette a disposizione per sviluppare i propri interessi, far crescere le proprie attività e in definitiva far conoscere ancora di più nel mondo la bellezza e l’operatività di Cavriglia.
Ma Cavriglia non è solo una terra bellissima e ricca di suggestioni, tipicità e particolarità , Cavriglia è anche una comunità di donne e di uomini tradizionalmente molto disponibili nei confronti del prossimo. Cavriglia, è infatti, terra di volontariato, di associazionismo, di tradizioni sportive e di voglia di fare. Per questo, in questi anni, oltre alla centralità del tema del riassetto del territorio nell’ex area mineraria, una parte importante dell’azione amministrativa e delle risorse economiche è stata dedicata dall’amministrazione comunale per interventi di riqualificazione e innovazione dei principali centri di aggregazione delle nostre frazioni, le ‘ piazze’. Dopo gli interventi realizzati negli anni scorsi a Cavriglia, al Neri e in corso di realizzazione a San Cipriano, sono previsti interventi che saranno realizzati anche nelle piazze di Castelnuovo dei Sabbioni, Meleto, Vacchereccia e Massa. Le nostre piazze, rappresentano, infatti, dei luoghi che sono vissuti pienamente e intensamente dai nostri cittadini durante tutto l’arco dell’anno per iniziative culturali, politico-sociali o semplicemente come luoghi di aggregazione, integrazione e confronto.
Come già accennato, il grande impegno di questi anni sul fronte degli investimenti e dell’ammodernamento infrastrutturale non ha certo fatto trascurare nel nostro comune gli interventi in settori fondamentali per la vita dei cittadini come quelli del ‘sociale‘ e della ‘pubblica istruzione‘.
Oggi viviamo in un momento molto difficile non solo da un punto di vista economico per effetto di una crisi che sembra impoverire sempre di più il nostro paese, ma anche da un punto di vista sociale. Gli effetti della crisi si fanno sentire anche su molte famiglie cavrigliesi e l’esistenza di un sistema diffuso di interventi per la fascia dei cittadini più anziani, delle famiglie, dei disabili e del sostegno al reddito e delle politiche abitative, consente la creazione di un sistema di ammortizzatori sociali che permette ad una fascia di cittadinanza che avverte una situazione di maggiore difficoltà di vivere in maniera decisamente più dignitosa.
Nei prossimi anni attraverso una piattaforma unitaria sulle politiche di integrazione socio sanitaria, dovremo riuscire a mantenere tutto il sistema di politiche per la non autosufficienza, per l’assistenza domiciliare, l’RSA, centri diurni, oltre agli interventi educativi per i minori, quelli di sostegno al reddito, di formazione e di sostegno all’emergenza abitativa anche in un regime di disponibilità finanziarie sempre più ridotto per gli enti locali a fronte di richieste di assistenza sempre in aumento.
Grande attenzione e un grande sforzo economico è stato, inoltre, attuato sulle politiche scolastiche che rappresentano un vero e proprio fiore all’occhiello dell’impegno della nostra amministrazione comunale sul sociale.
Ogni anno il comune di Cavriglia prevede in bilancio circa 1 milione e mezzo di euro per consentire una serie di servizi diffusi nelle nostre scuole. Questo ci consente di avere la disponibilità di tre asili nido che forniscono circa 100 posti oltre a un sistema di scuole materne, elementari e medie inferiori fortemente integrato con il nostro territorio che consente di garantire anche il ‘ tempo pieno’ a differenza di quello che accade nella maggior parte degli altri comuni.
Oltre a questo vengono svolte nell’arco di tutto l’anno una serie innumerevole di attività e progetti nel settore ambientale, culturale e delle tradizioni, con l’intento di legare sempre di più la scuola e gli studenti al nostro territorio. Per quanto riguarda gli impegni futuri in questo settore dovremo proseguire sulla strada intrapresa puntando su investimenti sempre maggiori sulla rete, sull’informatizzazione e in genere sulla promozione di una scuola 2.0 sempre più al passo coi tempi che consenta ai nostri ragazzi di formarsi in maniera moderna e contemporanea anche se profondamente ancorata alle tradizioni ed ai valori territoriali.
L’unione dei comuni
Sul fronte dell’innovazione e semplificazione istituzionale e nella logica di un sempre maggiore contenimento dei costi di miglioramento dei servizi deve essere evidenziata l’importanza del percorso che ha portato al livello amministrativo alla costituzione dell’Unione dei Comuni tra Cavriglia e San Giovanni Valdarno per la gestione associata di una serie di servizi. Al momento l’Unione prevede la gestione in comune del servizio di anagrafe e stato civile, del personale e dello sportello per le attività produttive (SUAP). Il successivo passaggio, sarà indubbiamente più corposo ed impegnativo dal punto di vista politico e prevederà di arrivare entro il 2014 alla gestione associata di ulteriori importanti servizi come i servizi sociali e la pubblica istruzione.
Gestire in comune questi servizi rappresenterà un importante banco di prova per costruire le condizioni di maggiore economicità ed efficienza della pubblica amministrazione e sarebbe auspicabile che a partire dal nuovo ciclo amministrativo (che si inaugurerà con le elezioni del 2014) si arrivasse, entro il 2018, all’approvazione anche di un unico regolamento urbanistico tra i due comuni.
Questo creerebbe le basi per percorsi di unificazione amministrativa sempre più completi che potrebbero portare nel tempo anche alla fusione di questi due comuni in un’unica realtà amministrativa.
Il Partito
I numerosi impegni di carattere politico, sociale ed amministrativo che ci attendono necessitano dell’esistenza, a Cavriglia, di un Partito Democratico forte, moderno, radicato e organizzato. Di fronte abbiamo, infatti, due obiettivi importanti da perseguire. Da un lato dobbiamo consolidare ulteriormente il radicamento del nostro partito nel territorio, divenendo ancora di più un punto di riferimento per i nostri cittadini e per la comunità cavrigliese. Dall’altro dobbiamo prepararci nel migliore dei modi alle elezioni amministrative che si terranno la prossima primavera e che dovranno consentirci di rinnovare l’esperienza di buon governo di centro-sinistra del territorio portata avanti in questi anni.
In relazione al primo aspetto è necessario che i Circoli del nostro partito implementino il proprio lavoro e la propria capacità di comunicazione, organizzazione e di iniziativa politica.
Questo obiettivo sarà perseguibile innanzitutto attraverso la realizzazione di una piattaforma on-line e di un gruppo di lavoro specifico che consenta di far sviluppare al PD di Cavriglia un’identità digitale molto più consistente di quella attuale.
Accanto sviluppo della nostra capacità di comunicazione on-line dovremo però anche riorganizzare la nostra capacità di interazione con le varie realtà e soggetti del nostro comune: realtà associative e di volontariato, sportive, imprenditoriali, commerciali, gruppi formali e informali. Questo potrà essere perseguito se riusciremo ad organizzare subito dopo la fase congressuale locale, una campagna d’ascolto approfondita da realizzare come Partito Democratico insieme ai nostri rappresentanti eletti nelle istituzioni, nonché attraverso l’istituzione di gruppi di lavoro tematici che consentano al partito di sviluppare in modo approfondito gli spunti ricevuti durante la campagna di ascolto. Questo metodo lavoro potrà consentirci nei prossimi mesi e l’elaborazione delle linee programmatiche del PD di Cavriglia per le prossime elezioni amministrative.
Il Partito Democratico di Cavriglia una volta conclusa la fase dei congressi locali dovrà inoltre promuovere la nascita di un coordinamento politico del Valdarno che consenta alla nostra vallata una capacità di analisi e programmazione politica comune molto superiore rispetto a quella avuta fino ad oggi.
Un impegno del tutto particolare sarà dedicato alla relazione col mondo giovanile cavrigliese. Sulla necessità di ricostruire un rapporto più forte con le giovani generazioni del nostro comune dovremmo dedicare tempo e attenzione collettiva, più di quello che è stato fatto in passato.
Questi obiettivi saranno raggiungibili solo se tutta la classe dirigente del Partito Democratico di Cavriglia lavorerà in maniera coesa, leale e unita, senza falsi unanimi ma nel rispetto delle diverse sensibilità politiche.
Se riusciremo a sviluppare gli spunti contenuti in questo documento e ad elaborarne continuamente di nuovi riusciremo a scrivere insieme molte pagine di buona politica per la nostra comunità.