Il Presidente della Provincia commenta il decreto del Governo: “nessuno ci ha fatto regali, si è preso atto responsabilmente dei numeri reali”
31 ottobre 2012 – “Con il riconoscimento dei parametri di Arezzo come Provincia autonoma il Governo non ci ha fatto un regalo, ma più semplicemente si sono finalmente e responsabilmente presi i numeri per quello che sono”. Il Presidente della Provincia Roberto Vasai, nella conferenza stampa convocata subito dopo la divulgazione dei contenuti del decreto del Governo che disegna le nuove Province, non vuole festeggiare un risultato, ma dare atto ad un intero territorio di essersi mobilitato a difesa delle proprie prerogative. “Ritenevo, e l’ho sempre detto, che l’ipotesi di una mega Provincia della Toscana del sud fosse un mostro amministrativo, perché un ente per funzionare deve avere dimensioni accettabili ed un’omogeneità che viene sia dalla storia che dal presente – ha affermato Vasai. Noi abbiamo fatto quello che ritenevamo giusto nell’interesse della comunità locale e il riconoscimento della nostra istanza da parte del Governo è la dimostrazione che avevamo ragione a chiedere la salvaguardia dei diritti di questo territorio. Sono molti i ringraziamenti che devo fare a chi si è impegnato in una battaglia che abbiamo portato avanti con serenità, ma anche con durezza: dalle forze economiche a quelle politiche, sia di maggioranza che di opposizione, dai comitati di cittadini ai dipendenti della Provincia ed al nostro Vescovo Monsignor Fontana, che si è messo subito al nostro fianco. Consentitemi di dare atto in particolare al Sindaco di Arezzo Giuseppe Fanfani, che si è speso fin dall’inizio in questa battaglia a differenza di quanto hanno fatto molti sindaci dei Comuni capoluogo della Toscana, ed al Prefetto la cui lettera al Ministero sul numero reale degli abitanti del nostro territorio ha fatto indubbiamente breccia. Devo oggi apprezzare anche il lavoro della Regione e del suo Presidente Enrico Rossi che, dopo quello che giudico un’iniziale sbandamento, ha preso atto delle nostre ragioni e le ha sostenute. Adesso restano ovviamente molte questioni aperte, a partire da quella del metodo di elezione degli organi delle nuove Province; io ritengo che allontanare i cittadini dalla democrazia sia sempre un errore, oltretutto in un paese nel quale i nominati sono già troppi, e che un ente eletto indirettamente abbia meno autorevolezza, che sarà invece necessaria per gestire materie delicate. Ora infatti le nuove Province devono essere messe in grado di svolgere i compiti che sono loro affidati dalla legge, e se non si creeranno le condizioni perché ciò sia possibile vuol dire che non esiste una volontà riformatrice, ma solo un disegno per delegittimare le autonomie locali”, ha concluso Vasai.
VASAI: “STIMA E APPREZZAMENTO PER I MIEI ASSESSORI, SPERO CHE IL PARLAMENTO PONGA RIMEDIO”
Il Presidente della Provincia commenta i contenuti del decreto del Governo: “non c’è solo la soddisfazione per l’autonomia, ma tanti elementi critici tra i quali la soppressione delle Giunte”
2 novembre 2012 – “Dopo la giusta e legittima soddisfazione per il mantenimento di Arezzo come Provincia autonoma, è giusto ora analizzare in tutti i suoi aspetti il decreto del Governo che, una volta di più, dimostra la poca considerazione, per non dire la scarsa conoscenza, del ruolo e dell’attività delle Amministrazioni provinciali”. Il Presidente della Provincia Roberto Vasai commenta a mente fredda il provvedimento governativo ed i suoi prossimi effetti, fra i quali c’è l’azzeramento delle Giunte a partire dal 1 gennaio 2013. “Prima di tutto voglio riconfermare la stima e l’apprezzamento per il lavoro compiuto dai sette Assessori che hanno collaborato con me in questa legislatura, e che continueranno a svolgere il proprio compito fino a quello che oggi è fissato come termine del proprio mandato. Ritengo questo provvedimento adottato dal Governo demagogico e profondamente sbagliato, perché priva i Presidenti dei propri collaboratori in una fase delicatissima come quella del passaggio alle nuove competenze dell’Ente. Mi auguro quindi che in Parlamento, in sede di conversione del decreto, si possa porre rimedio dando la possibilità agli Assessori di gestire insieme ai Presidenti l’impegnativa mole di lavoro che ci aspetta. Giudico anche la soluzione adottata, e cioè l’eventualità di assegnare deleghe ai consiglieri provinciali, non adeguata rispetto ai ruoli ed alle competenze delineate all’inizio della legislatura, con modalità e regole del tutto diverse. E’ quindi perfettamente inutile il gioco del toto-nomi che qualcuno ha già fatto partire, con largo anticipo e senza rispetto per chi i compiti di Assessore li ha svolti e li sta svolgendo con serietà, impegno e competenza, oltre che con profitto”, conclude il Presidente Vasai.