IL CONSIGLIO PROVINCIALE APPROVA IL BILANCIO DI PREVISIONE 2012

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In apertura di seduta un pensiero per le vittime del terremoto, alle quali è stato devoluto il gettone di presenza

31 maggio 2012 – Si è aperta con un minuto di raccoglimento per le vittime del terremoto in Emilia e con la decisione di devolvere loro il gettone di presenza la seduta del consiglio provinciale dedicata all’approvazione del bilancio e del piano triennale delle opere pubbliche. I documenti contabili portati all’approvazione, come ha sottolineato il Presidente Roberto Vasai, devono fare i conti con una situazione di assoluta incertezza sul piano normativo, come ha ribadito anche l’Assessore al bilancio Piero Ducci: “siamo di fonte a bilanci essenzialmente contabili, direi quasi di natura tecnica, innanzitutto per l’orizzonte temporale che abbiamo di fronte – ha affermato Ducci. Appare infatti quasi grottesco chiedere a questo ente un piano triennale quando in realtà si prevede un trasferimento delle funzioni delle province entro la fine dell’anno. Voglio ricordare anche che si sono susseguiti nel tempo provvedimenti normativi che hanno inciso in maniera profonda sulle risorse a disposizione, con una diminuzione di oltre il 50% rispetto al 2010: altro che spending review, mi verrebbe da dire. Quello che è francamente incomprensibile è la compressione delle spese dovuta al patto di stabilità, perché gli investimenti sono il volano dell’economia e le norme attuali di fatto li impediscono. Se così dovessero andare le cose, sarà impossibile far fronte ai pagamenti degli stati di avanzamento dei lavori già in atto nel territorio, e cioè ad impegni legittimamente assunti, con grave danno per le imprese e per i lavoratori”, ha concluso Ducci. Ad aprire il dibattito è stato il capogruppo dell’Udc Simone Palazzo, che ha affermato che “l’utilità di un bilancio la stabilisce la sua efficacia verso il territorio, i cittadini e le imprese. Il politico deve saper coniugare i principi di causa ed effetto, ed approvare un bilancio significa proprio passare dal dire al fare. L’Udc non vuol fare il bastian contrario per partito preso, e su alcune cose finalizzate al bene comune esprimiamo un giudizio positivo, ma con la stessa obiettività vediamo l’assoluta mancanza di interventi per la famiglia, i giovani e le donne. Per questi motivi ci accingiamo ad esprimere il nostro no”, ha concluso. Parere negativo è stato espresso anche dal consigliere del gruppo misto Francesco Lucacci: “cercare di abbassare la pressione fiscale dovrebbe essere prioritario, e si dovrebbe agire sul patrimonio immobiliare vendendo tutto il vendibile facendo riferimento al vero valore commerciale. Resta un problema di fondo, e cioè che le scelte sulle opere da fare sono state avviate negli anni passati con uno sbilanciamento su alcune zone della provincia rispetto ad altre”, ha affermato. Numerosi gli interventi dei consiglieri del Pdl, con il capogruppo Lucia Tanti che ha sostenuto l’esistenza, nel piano delle opere pubbliche, di quella che ha definito “una voragine tra quanto programmato e quanto realizzato, che è un elemento di non buona amministrazione. Sul bilancio condivido la preoccupazione del Presidente Vasai sull’incertezza sul futuro dell’ente, così come si è dimostrato in errore chi pensava che sarebbe bastato offrire la testa delle province per calmare il vento dell’antipolitica. Detto questo, però, ci sono le tante cose che non condividiamo, partendo dal presupposto che questa non è una Provincia virtuosa, che non fa abbastanza sul turismo, sulla formazione, sui beni culturali e nella quale sarebbero molte le spese che potrebbero essere eliminate investendo invece sul territorio”. Il consigliere Vittorio Mazzoni ha puntato la sua attenzione sui progetti di comunicazione, affermando che “non è tempo di spendere senza tenere conto di una situazione che non lo permette”, mentre il conigliere Claudia Amatucci ha affermato di essere rimasta “di stucco per il fatto che non si preveda alcun intervento sulla Sr 71, si acquisti la torretta numero 2 del Centro Affari per la collocazione degli uffici di un ente che sta andando ad esaurimento e per la situazione di Artel”, mentre il consigliere Maria Pia Camaiti si è augurata la conferma degli impegni sull’edilizia scolastica in Valtiberina, vallata che necessita interventi anche in materia di viabilità, ed il consigliere Federico Scapecchi ha chiuso gli interventi del gruppo Pdl affermando che l’amministrazione ha aumentato le spese di rappresentanza e quelle di comunicazione e diminuito gli investimenti, sottolineando anche come non si siano evidenziate le spese per gli stipendi di Presidente ed Assessori. Il capogruppo della FdS Alfio Nicotra ha affermato che “si sta affondando il sistema delle autonomie locali, ma il protagonista di questo si chiama Mario Monti e Pd e Pdl non possono lamentarsi ad Arezzo e poi votare a Roma questi provvedimenti” ed ha auspicato l’avvio di una stagione nuova in Provincia e nel centrosinistra. Per il consigliere del Pd Valerio Menchiari “la Giunta e la maggioranza stanno cercando di fare quello che ci siamo proposti all’inizio, e cioè portare a termine quanto avviato perché questo significa anche posti di lavoro” mentre Simone Pellegrini, sempre del Pd, ha detto che gli atti in approvazione “sono quelli fondamentali per la vita dell’ente, e dimostriamo con questo una volta di più che le province sono assolutamente necessarie. Questi atti non sono un libro dei sogni, ma anzi fanno i conti con quello che è possibile”. Il capogruppo dell’Idv Sara Boncompagni ha detto che “l’amarezza dalla quale è partita la relazione è condivisibile, perché quello che dovrebbe essere il nostro atto fondamentale purtroppo oggi non lo è. Il bilancio è un atto contabile, direi quasi ragionieristico, che copre le spese non sopprimibili e le scelte politiche sono quindi praticamente azzerate, di fronte a un governo e ad una Regione che hanno l’obiettivo della soppressione delle province”. Il capogruppo di SeL Alessandra Landucci ha affermato che “siamo chiamati anche quest’anno a recitare lo stesso mantra, siamo di fronte ad un atto tecnico e non a un bilancio politico con una situazione ancora più drammatica di quanto già non lo fosse lo scorso anno o due anni fa. Abbiamo avuto un taglio di più di dodici milioni in due anni e le entrate non sono assolutamente certe, in quanto legate al momento economico che stiamo vivendo”. Per il capogruppo del Pd Massimo Pacifici “il bilancio è l’ennesimo sforzo che questa amministrazione fa per restare efficace ed efficiente rispetto ai cittadini, in una fase di incertezza economica e normativa che non consente di programmare il futuro. Lasciamo comunque a questo territorio un patrimonio di opere che ne consentono la crescita e lo sviluppo. Per questo il voto del gruppo è positivo”. Prima della votazione l’Assessore provinciale ai lavori pubblici Francesco Ruscelli ha ricordato che “ci sono lavori che sono stati avviati, e in qualche caso conclusi, anche in questa legislatura ed il piano delle opere pubbliche ha una grande valenza politica, perché fa la scelta di concludere i lavori avviati e privilegiare le compartecipazioni”, mentre il Presidente Vasai ha assicurato “l’impegno a portare avanti il programma presentato agli elettori, discutendo anche di tematiche sulle quali ci possono essere sfumature diverse ma trovando una sintesi. Sulla comunicazione, che per le pubbliche amministrazioni è un obbligo di legge, chiarisco che le spese sono diminuite ma sono convinto che proprio in un momento come questo sia necessario informare i cittadini sui nostri compiti e sui risultati che la nostra azione di governo riesce ad ottenere”. Il bilancio è stato approvato con 18 voti favorevoli di Pd, Idv e SeL e 9 contrari di Pdl, Udc, FdS e gruppo misto. Approvato invece all’unanimità un ordine del giorno sul patto di stabilità, concordato da tutti i capigruppo.

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