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Il Partito Democratico ha scelto la data del 31 Maggio per lanciare una giornata straordinaria in difesa della Scuola nel corso della quale i parlamentari del Pd, in tutto il territorio nazionale, incontrano docenti, dirigenti scolastici, studenti, genitori e personale Ata per ascoltare le voci di quelli che il Segretario Nazionale Pierluigi Bersani ha recentemente definito ‘eroi moderni’ vista la sempre più insostenibile situazione venutasi a creare a seguito dei tagli indiscriminati operati anno dopo anno dal Governo Berlusconi. Anche il Coordinamento Provinciale di Arezzo, a partire dal Segretario Provinciale Marco Meacci, ha deciso di dare il suo contributo a questa iniziativa, programmando nella mattinata di oggi alcune visite presso istituti scolastici del territorio: la scuola primaria “Aldo Moro” in Via Tricca ad Arezzo e il Liceo Scientifico “Francesco Redi” di via Leone Leoni. Presenti l’on. Rosy Bindi, Presidente dell’Assemblea Nazionale del Partito Democratico e vice-Presidente della Camera dei deputati e i rappresentanti territoriali del partito e delle istituzioni fra cui l’on. Donella Mattesini, il Consigliere Regionale Vincenzo Ceccarelli, gli assessori provinciali Francesco Ruscelli e Rita Mezzetti.La giornata di oggi persegue tre obbiettivi principali. Prima di tutto riportare al centro dell’attenzione mediatica i temi della scuola, lasciati nel dimenticatoio nonostante gli effetti delle scelte operate dal Ministro Gelmini stiano producendo effetti sempre più devastanti e una situazione ancora peggiore si prospetti per i mesi prossimi, quando avrà inizio il nuovo anno scolastico e sarà posta in essere la seconda fase dei tagli al personale docente e amministrativo. “Scuola: tutti devono sapere” è infatti lo slogan associato a questa giornata di mobilitazione. Nel triennio 2008-2011 sono infatti stati programmati tagli per 8 miliardi di euro, con 87.341 docenti e 44.500 ATA destinati a perdere il loro posto di lavoro, a fronte di un contemporaneo aumento del numero degli studenti, prossimo ormai agli 8 milioni complessivi. Allo stesso tempo, nei fatti, risulta sempre più evidente il fallimento di scelte come quelle del ritorno al maestro unico, il netto peggioramento dell’offerta scolastica specialmente sul fronte del tempo pieno, le sempre più forti difficoltà economiche che attanagliano gli istituti e i crescenti problemi lasciati a carico degli enti locali che si trovano a dovere fronteggiare senza risorse assegnate dal governo, problemi di sicurezza strutturale facendosi carico anche di sostenere le necessità delle famiglie.Il secondo obbiettivo è quello di dare ascolto e offrire sostegno a chi, quotidianamente, continua con dedizione la sua missione educativa in una situazione sempre più insostenibile. La resistenza dei lavoratori della scuola, delle famiglie e degli studenti che subiscono i tagli del Governo, è infatti una battaglia propria di tutto il Partito Democratico. A questo sostegno si combina, come terzo obbiettivo, quello di lanciare la piattaforma programmatica alternativa elaborata per la scuola dal Partito Democratico. Il PD lancia infatti le proprie proposte per una scuola pubblica di qualità, più autonoma e radicata nel territorio, che valorizzi il merito e non lasci indietro nessuno, per rendere effettivo il diritto costituzionalmente garantito all’istruzione; una scuola più sicura e qualificata per allievi, insegnanti, dirigenti e personale ATA, con adeguate risorse finanziarie e di personale, con la stabilizzazione dei rapporti di lavoro e con interventi per la sicurezza, la funzionalità e il decoro delle strutture scolastiche. Una scuola pubblica che si prenda cura del successo scolastico dei bambini diversamente abili e svantaggiati e della piena integrazione dei bambini immigrati, contrastando la dispersione e l’abbandono scolastico. Il Partito Democratico pone al centro la qualità dell’apprendimento, l’innovazione didattica e organizzativa, la valorizzazione della professione docente, il diritto allo studio e chiede di valorizzare e stabilizzare i precari della scuola, per garantire la continuità didattica ed il diritto dei lavoratori ad un lavoro stabile, rispettando il Piano triennale delle assunzioni (150.000 docenti e 30.000 ATA) contenuto nella finanziaria del Governo Prodi 2007.Il Coordinamento Provinciale del PD di Arezzo comunica anche la propria adesione alla manifestazione regionale indetta dai Sindacati in difesa della scuola contro le politiche del governo in materia che si terrà il prossimo 3 Giugno, giovedì, in Piazza Strozzi a Firenze