Problemi soprattutto per la viabilità, con sei Strade Provinciali chiuse tra gennaio e febbraio
24 febbraio 2014 – A partire dall’ottobre dello scorso anno, la provincia di Arezzo è stata interessata da frequenti perturbazioni, anche di forte intensità, che hanno visto cadere in poche ore quantità di pioggia con tempi di ritorno di circa 50 anni. Di particolare rilevanza, quindi, la conta dei danni che è stata illustrata questa mattina in una conferenza stampa dal Presidente della Provincia Roberto Vasai e dagli Assessori Francesco Ruscelli e Antonio Perferi. “A destare preoccupazione per i mesi di gennaio e febbraio non sono state tanto le quantità di pioggia cadute, ma la frequenza delle perturbazioni e le alte temperature, con mancanza di neve in quota, che hanno creato una forte saturazione dei terreni – ha spiegato il Presidente Vasai. Infatti, come evidenziato dagli studi del Centro Funzionale Regionale, la nostra provincia ha avuto un grado di saturazione dei terreni nei mesi di gennaio e prima decade di febbraio pari al 100%. Questo dato indica che il territorio si è trovato in una situazione di elevato rischio idrogeologico, in particolare per quanto riguarda i movimenti franosi che hanno interessato soprattutto le viabilità pubbliche, comunali e provinciali. Sostanziale – ha proseguito Vasai – è stato l’intervento della Provincia di Arezzo all’interno del Sistema Provinciale Integrato di Protezione Civile che si è coordinata con la Prefettura per la gestione dell’emergenza con l’apertura del Centro Situazioni. Quest’ultimo ha coordinato e supportato le attività in emergenza sia del personale e dei mezzi dell’Ente sia le attività realizzate dai Comuni, Unione dei Comuni e Centri Intercomunali di Protezione Civile”. Basti pensare, come ha sottolineato l’Assessore Ruscelli, che per le sola viabilità di competenza della Provincia si è dovuto procedere alla chiusura al transito di diverse strade e per la loro riapertura sono stati attivati dei lavori in somma urgenza per 101.000 euro per i giorni del 30-31 gennaio e primo febbraio e 168.000 euro per l’evento dell’undici febbraio per un totale di 269.500 euro per i primi 45 giorni del 2014. “Particolarmente colpite dai fenomeni franosi di notevole entità sono state le Strade Provinciali nel Casentino e Valdarno, che hanno visto la chiusura totale al traffico delle SP 60 di Chitignano, SP67 di Camaldoli, SP68 di Serravalle; SP72 di Lonnano, SP74 della Scarpaccia e SP 12 di Santa Lucia – ha affermato Ruscelli. In molte altre situazioni sono stati istituiti sensi unici alternati e si è operato per la rimozione di numerose piccole frane che hanno interessato parte della carreggiata”. I territori comunali colpiti dai due eventi del 2014 sono stati 25, e dall’analisi dei dati relativi alle spese sostenute in emergenza (di soccorso e somma urgenza) in questo inizio anno si evince che in tutto il territorio provinciale si sono contati circa 780.000 euro di danni alle strutture ed infrastrutture pubbliche sia in gestione alla Provincia che ai Comuni. A riconoscimento dell’eccezionalità dell’evento e per poter far fronte ai costi per il superamento dell’emergenza, la Regione Toscana ha dichiarato lo stato di emergenza regionale e la Presidenza del Consiglio dei Ministri lo Stato di emergenza nazionale. “Oltre a lavorare sulle urgenze continuiamo anche la nostra attività di difesa del suolo che ci ha visto ottenere, per il 2014, finanziamenti per 5 milioni di euro, terza provincia in Toscana per progetti presentati e cifre stanziate”, ha concluso l’Assessore Perferi.