Progetto CNA all’UE: sarà sperimentato ad Arezzo
Il restauro motore di sviluppo e di nuova occupazione. CNA Artistico Toscana propone un progetto di manutenzione dei beni culturali per intervenire sul patrimonio pubblico, aprendo nuove possibilità di lavoro. Il progetto verrà presentato all’Unione Europea e avrà una sua sperimentazione concreta in provincia di Arezzo.
E proprio in città se ne parlerà mercoledì 10 aprile nella Sala dei Grandi della Provincia con il patrocinio della Provincia e del Comune di Arezzo. Interverranno l’Assessore Provinciale Francesco Ruscelli, gli Assessori del Comune di Arezzo Stefania Magi e Franco Dringoli, l’Architetto Donatella Grifo per la Soprintendenza della Provincia di Arezzo, Serena Nocentini per la Diocesi, Elisa Vitella dell’ufficio CNA di Bruxelles. I lavori saranno aperti da Marcello Tornani, Presidente di CNA Artistico Arezzo e il progetto verrà illustrato da Franco Vichi, Coordinatore regionale del settore. Il dibattito verrà coordinato da Barbara Bennati di CNA Arezzo.
“Sarà il primo incontro di quelli che intendiamo considerare gli Stati Generali del Restauro per rilanciare l’intero comparto – commenta il Presidente di CNA Artistico Tornani. Questo settore può diventare un interessante volano anche per la ripresa del turismo e la valorizzazione dei centri storici”.
CNA ricorda che il nostro Paese possiede fra il 60 e il 70% dei beni culturali mondiali. In Toscana la concentrazione di questa enorme ricchezza è maggiore che in qualsiasi altra regione d’Italia. Le nostre città ed i centri minori, con i loro monumenti, sculture, affreschi, bronzi, tabernacoli, ecc., sono un immenso museo a cielo aperto. Spesso dimenticato, quasi sempre sottovalutato.
“Questo patrimonio, con un investimento contenuto, può invece produrre un effetto moltiplicatore di risorse, opportunità di lavoro, essere catalizzatore per il turismo e migliorare il livello e la qualità dei cittadini – commenta il restauratore Tommaso Sensini. Questa ricchezza, se non si interviene con un programma di manutenzione, rischia di deteriorarsi e di far scomparire secoli di storia, di cultura e professionalità che sono l’eccellenza in Europa e nel mondo”.
“Per essere valorizzato adeguatamente il nostro patrimonio storico-architettonico va manutenuto e preservato. Per poter agire in questa direzione – afferma l’Assessore provinciale ai lavori pubblici ed al patrimonio della Provincia di Arezzo Francesco Ruscelli – è necessario che lo Stato crei le condizioni affinchè gli enti locali possano effettuare gli investimenti necessari o con risorse ad hoc non legate al patto di stabilità o con la revisione del patto di stabilità stesso’.
“Il patrimonio culturale è una solida leva di sviluppo –commentano gli assessori comunali Stefania Magi e Franco Dringoli. La costante attenzione ad esso richiede risorse che gli enti locali, da soli, non sono in grado di mettere in campo. Nonostante questo, il Comune di Arezzo ha in corso un fortissimo impegno per la ristrutturazione e il rilancio di un luogo simbolo della città e cioè la Fortezza Medicea”.
“Il comparto del restauro conta ben 5000 artigiani in Toscana, che danno lavoro a 19.000 addetti – spiega Franco Vichi, responsabile Artigianato Artistico CNA Toscana. E’ un numero in rapido decremento a causa della mancanza di risorse ma soprattutto per la scarsa sensibilità e la ancora più incerta e poco incentivante legislazione. Gli Stati Generali del Restauro del 10 aprile saranno anche l’occasione per mettere a punto un ambizioso progetto di manutenzione programmata dei beni artistici ed architettonici. Anche i monumenti e le opere d’arte hanno necessità di una manutenzione costante per mantenere inalterata la loro bellezza”.