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E’ stata una emergenza vera. Mobilitati 85 mezzi e oltre 120 uomini. Investiti 120.000 Euro. I camion il problema maggiore. Fondamentale l’apporto del volontariato “In tutta questa vicenda generata dall’emergenza neve, lo spettacolo peggiore è stato quello dato dalla politica, con gli accusati di qualche anno addietro che si sono trasformati in accusatori. Evidentemente il problema è bipartisan. Io credo che nelle situazioni di emergenza ci sia bisogno del contributo di tutti. Le polemiche si fanno dopo, quando sono stati risolti i disagi dei cittadini”. E’ questa la sintesi delle parole con cui il Presidente della Provincia Roberto Vasai ha aperto la conferenza stampa convocata per tirare le fila del lavoro fatto da venerdì fino ad oggi. Nel bilancio tracciato dal Presidente Vasai, emerge l’eccezionalità della nevicata, che non si verificava nelle zone di fondovalle, da una trentina di anni. “Purtroppo – ha spiegato Vasai – la nevicata ha scatenato il fuggi fuggi di tutte le persone che erano al lavoro o fuori casa per altre esigenze, nel cuore della giornata. Le strade si sono intasate e sono divenute subito lastre di ghiaccio. Il resto lo ha fatto la scarsa diffusione di gomme termiche sui mezzi di trasporto privati. Ancora una volta i mezzi pesanti hanno però giocato un ruolo decisivo – ha sottolineato Vasai – e qui vorrei richiamare tutti gli utenti professionali della strada al necessario senso di responsabilità per evitare che avvenga quello che è accaduto nel tratto casentinese della Sr 71, dove dopo la faticosa rimozione di un mezzo pesante, altri camion hanno proseguito imprudentemente il loro viaggio, fino a bloccare nuovamente la strada. E rimuovere un camion in quelle condizioni – ha concluso Vasai – è molto complicato”. Nel resoconto presentato questa mattina, emerge che all’avvio delle precipitazioni nevose, dalle ore 13.00 circa, si è immediatamente attivata la procedura di intervento della protezione civile e del servizio viabilità. Complessivamente sono stati messi in movimento 85 mezzi fra spalaneve e spargisale (41 mezzi propri e 44 di mezzi privati), spesso bloccati nelle code formatesi sulle strade, ma rimasti in servizio quasi continuo (salvo brevi turni di riposo e alternanza di intervento delle Ditte private anche a servizio dei Comuni), con 118 uomini (71 interni e 47 esterni). Sono stati sparsi in 4 giorni di interventi più di 180 tonnellate di cloruro di sodio. “ Abbiamo speso oltre 120.000 Euro per far fronte a questa emergenza, richiamato in servizio gli operai che erano in ferie e costretto tutti i nostri addetti a turni di lavoro massacranti. Più di così – ha spiegato l’assessore alla mobilità Francesco Ruscelli – per le nostre possibilità, era impossibile fare. Occorre più senso civico da parte di tutti, perché di fronte a situazioni eccezionali ognuno di noi deve sentirsi mobilitato”. Per tutta la durata dell’emergenza tutto il personale disponibile del corpo di Polizia provinciale – 15 agenti e due ufficiali – è stato impegnato sulle strade della provincia e lungo la E 45, nella gestione dell’emergenza. In più, per tutta la nottata del 17 dicembre e nella mattina del 18, oltre 70 volontari delle Associazioni di Volontariato afferenti alla Consulta Provinciale del Volontariato di Protezione Civile e della CRI sono stati attivati e impiegati per l’assistenza agli automobilisti rimasti bloccati in autostrada e nella viabilità esterna, consegnando bevande calde, viveri e coperte termiche. In autostrada, come ha detto il Presidente della Consulta del volontariato Gabriele Romanini, gli interventi dei soccorritori per la distribuzione dei generi di conforto sono stati pesantemente ostacolati dalla presenza di neve e mezzi in traversati nella corsia d’emergenza che ha comportato la necessità di procedere a piedi, con un evidente rallentamento delle operazioni. Agli interventi hanno partecipato volontari delle associazioni : CENTERVOL di Arezzo, il Corpo Volontari di protezione civile di Bucine, il GAIB sezioni Castelfranco, Pian di Scò, il Gruppo Comunale volontari di protezione civile di Sansepolcro, La Racchetta sezioni di Arezzo, Bucine, Laterina, la Misericordia di Monte San Savino, la VAB – sezioni Castiglion Fiorentino, Cortona, il VSA di Monte San Savino, la Pubblica Assistenza Casentino. Il Comitato Provinciale della Croce Rossa Italiana, come ha spiegato il presidente Cigna, ha mobilitato 32 volontari e 6 mezzi, portando soccorsi in diverse parti del territorio. Il Piano emergenza neve sulla viabilità provinciale disposto dalla Provincia, pur nelle significative criticità dell’evento, ha permesso di garantire la percorribilità degli oltre 1.200 chilometri di competenza, di cui circa 400 di strade montane, mantenendo anche aperti i numerosi passi appenninici. Le zone maggiormente critiche sono state il Valdarno, il basso Casentino e l’interland aretino. I punti più critici della viabilità provinciale e regionale in gestione sono stati la SR 71 in zona Gravenna-Calbenzano-S.Mama, la SR 69 in loc. Pratantico-Pieve a Maiano, la SP 11 per tutto il tratto, oltre le zone collinari (Castelfranco, Pian di Sco, Loro Ciuffenna, Cavriglia, Bucine, Civitella, Talla, Chiusi della Verna, ecc.). Il blocco più importante è stato quello sulla SR71 che ha lasciato in coda gli automobilisti per 6-7 ore. “Siamo soddisfatti di come il sistema del trasporto pubblico ha risposto all’emergenza – ha spiegato l’assessore ai trasporti della Provincia, Antonio Perferi – riuscendo a garantire il servizio, sia pure tra mille disagi, senza nessuna interruzione e senza incidenti gravi. Decisiva è stata la professionalità degli autisti”. La copiosa nevicata ha creato numerose emergenze sull’intero territorio provinciale, oltre ai disagi nel sistema della mobilità. A causa del cedimento strutturale di alcuni tetti per le abbondanti nevicate, nel Comune di Bucine sono state evacuate 4 famiglie, nel Comune di Laterina in loc. Vitereta sono state evacuate 3 famiglie, nel Comune di San Giovanni Valdarno, in loc. Borro della Madonna, è stata evacuata 1 famiglia.